Le origini di Maneki Neko sono narrate in diverse leggende e racconti popolari. Di seguito ne propongo due.
La leggenda del Tempio di Gotokuji
Statuette nel Tempio di Gotokuji, Tokyo (Fonte) |
Un giorno Ii Naotaka, signore del distretto di Hikone, vicino a Kyoto, era a caccia nelle vicinanze del tempio. Al rientro, fu sorpreso da un temporale e si riparò sotto un grande albero. Ad un tratto notò che dall’ingresso del tempio un gatto gli stava facendo cenno con la zampa di avvicinarsi all’edificio. Non appena si mosse seguendo l’invito del gatto (che non era altri che Tama), l’albero fu colpito da un fulmine. Fu così che Ii Naotaka incontrò il monaco e, per riconoscenza verso Tama, decise di “adottare” il tempio, donando un tesoro e rinominandolo Gotokuji.
Grazie al gatto, Ii Naotaka aveva avuta salva la vita e il tempio era divenuto prospero. Alla sua morte, Tama fu sepolto con tutti gli onori nel cimitero dei gatti di Gotokuji e la sua effige, Makeki Neko, si diffuse come un amuleto portafortuna.
La leggenda della cortigiana Usugumo
Nel periodo Edo, a Yoshiwara nella zona orientale di Tokyo viveva una cortigiana di nome Usugumo. Usugumo amava molto i gatti e ne aveva uno che teneva costantemente con sé.(Fonte) |
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